Circolo Nautico "PORTO ANTICO PESCARA" A.S.D.
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Il Porto Antico di Pescara e la nascita della Città



Al contrario di ciò che si pensi la città di Pescara ha una storia molto antica e le sue origini sono quasi totalmente sconosciute. Il primo villaggio venne fondato sulle rive del fiume ed in epoca romana fu chiamato Vicus Aterni e a cui successivamente fu attribuito il nome Aternum, dal fiume che lambiva l'abitato. Pescara veniva indicata anche con il nome di Ostia Aterni, cioè la foce dell'Aterno, e costituiva il porto commerciale della città di Theate, l'attuale Chieti.

Il movimento commerciale (pesca, prodotti agricoli, manufatti, ecc.) fra Aternum, Theate e Roma era particolarmente intenso e si sviluppava attraverso la via consolare Tiburtina che univa (e unisce tuttora) le due città, terminali fondamentali della strada d'attraversamento dell'Appennino. La floridezza del commercio non solo arricchì la città, ma rese possibili delle opere portuali che mantennero il tratto di fiume verso la foce in condizioni di piena navigabilità.

E' certo che in Pescara facevano scalo i più grossi navigli che solcavano l'Adriatico e che solo le condizioni di rifugio del porto permisero la frequenza di esteso traffico con l'Oriente e il conseguente benessere con la coesistenza della navigazione marittima e la nascita di industrie navali.

Con la decadenza dell'impero romano le sorti di Pescara, come città marittima non mutarono di molto, poiché le esigenze del traffico mantenevano in vita le correnti commerciali remunerative alla vita dei popoli più interni. Pochi elementi si hanno per giudicare i fatti attraverso l'oscurità dei secoli XII e XIII: il Caldora che assaltò Pescara nel 1439 deve certamente esservi stato tratto dal desiderio di dominare la forza marittima e commerciale che Pescara toglieva ad Ortona. Ancora importanza dovette avere Pescara nel 1510 quando Carlo V decise di fortificarla, riconoscendola come baluardo del Regno dal lato dell'Adriatico. I lavori delle fortificazioni durarono per parecchi anni sotto il regno di Filippo II e Pescara divenne una Piazza forte sia dal lato di terra che dal lato di mare. Divenuto punto così importante, rigogliosa di commercio e di industria nautica, Pescara attirò l'attenzione dei Turchi che, come è noto, a varie riprese facevano le loro incursioni in Adriatico, operando con le loro galee sbarchi e incendi, e ladroneggiando nelle eterne vicende della guerra marittima col Leone di San Marco.

Correva il 1566 quando Pialy Pascià, ammiraglio turco, decise l'assedio di Pescara con una flotta di 105 galee che si presentarono minacciose davanti alla città. Fu strenuo difensore di Pescara Giovanni Gerolamo Acquaviva.

Altri assedi subì in seguito nel 1734, ad opera di Carlo Borbone e quello del 1799, operato dal Pronio, dopo la ritirata dei francesi, contro il forte in cui era rimasto chiuso il Carata con una piccola guarnigione, che al cospetto della enorme flotta armata alla foce del fiume, alla fine, dovette arrendersi. Malgrado le fortunose vicende della storia, le navi armate a Pescara per il traffico con l'altra sponda sono state sempre in numero notevole e attestano l'esistenza di uno spirito marinaro che farebbe onore a qualunque regione della nostra patria. (Gino Albi, L'Abruzzo marittimo, pagg. 32/35 -1915) Nel 1145, nel 1583, nel 1820 le sponde del fiume, che attraversava la vecchia fortezza di Pescara, che nei secoli aveva avuto sempre una portata minima molto alta ed assicurato un'ottima navigabilità per tutto l'anno, furono sempre meglio attrezzate.

Menzionando questi episodi, si è cercato di sintetizzare la storia del Porto e della città di Pescara, e pur tralasciando importanti dettagli si è voluto risvegliare nel lettore la vocazione di antico popolo di navigatori, del tessuto sociale cittadino e soprattutto l'importante ruolo rivestito, durante diverse epoche, dall'attracco naturale collocato sul fiume. nasce con il compito di promuovere e diffondere lo sviluppo della navigazione, gestire attività sportive dilettantistiche e motorio-sportive ed eventuali altri sport che abbiano nell'acqua la loro palestra e la loro ragione, sviluppando principalmente l'attività didattica per l'avvio, l'aggiornamento ed il perfezionamento dell'attività sportiva.

Il Circolo Nautico promuove per i propri soci attività nautiche sportive, diportistiche con attracco e noleggio imbarcazioni e pesca dilettantistica.

Organizza incontri, attività culturali, ricreative, turistiche, assistenziali, ambientalistiche, educative e di prevenzione sanitaria.

Abbiamo scelto il nome di "Porto Antico Pescara" per valorizzare il luogo dove il nostro approdo turistico è situato. Esso, infatti nasce alle spalle della città vecchia di Pescara e sulla stessa antica banchina, nella quale trovavano rifugio le imbarcazioni romane dedite al commercio e da dove partivano le merci dirette a Roma, attraversando l'antica ViaTiburtina.

Oggi, presso il nostro Circolo Nautico, è possibile attraccare, nel periodo che va da 1° aprile al 30 novembre, circa 100 imbarcazioni da diporto.


L'antica banchina è stata ammodernata ed è possibile trovare servizi idrici, elettrici, igienici ed assistenza per il varo e l'alaggio. Inoltre c'è l'opportunità di intrattenersi presso una speciale area relax, nella quale vengono organizzati incontri, corsi e attività ricreative in genere.